colloculi - annalauradiluggo

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COLLÒCULI
opera realizzata con il contributo della
Fondazione Banco Napoli

a cura di
Gabriele Perretta
COLLŎQUĬUM [COLLOQUIUM], COLLOQUII
CONVERSAZIONE, DIALOGO, INCONTRO

ŎCŬLUS [OCULUS], OCULI
OCCHIO, ORGANO DELLA VISTA

Collòculi deriva dalla fusione dei due lemmi, combinandone i significati. Diventa forma circolare come geometria essenziale e come struttura concettuale di sostenibilità, accogliendo il legame tra persona, opera ed ambiente. Progetto scultoreo, immagine mediale e rimediazione “multisensoriale”, Collòculi di Annalaura di Luggo mentre modifica il contesto in cui è inserito, consente di attivare un meccanismo di rinnovata consapevolezza nei confronti dell’installazione, non più o non soltanto surrogato di monumentalità, ma occasione per rileggere dimensioni umane trasfigurate in contesti mutabili. La forma non si risolve in sé stessa: è forza effettiva e corporea e richiede un coinvolgimento fisico per essere vista, fruita e vissuta. La plasticità che determina l’accumulo di filamenti di alluminio riciclato è il nido del sommovimento interno (rinnovabile ed intercambiabile) offerto da uno schermo che, attraverso un sistema di telecamere “gesture recognition”, rende il fruitore parte integrante dell’azione.


NAPOLI
Fondazione Banco Napoli

Maggio - Giugno 2022
NAPOLI
MANN, Museo Archeologico

12 Ottobre 2022 - 9 Gennaio 2023
COLLOCULI | 2022
Struttura in ferro, alluminio riciclato*, monitor, video, telecamere gesture recognition Ø cm 360

*L’allestimento con filamenti di alluminio riciclato di Colloculi è avvenuto con il coinvolgimento di ragazzi con varie disabilità.
COLLÒCULI > WE ARE ART

Nei simboli della vista, trasfigurata e interattiva, si sgretola il pregiudizio, permettendo di percorrere, in parallelo, storie che sono percorsi di affermazione dell’individuo e che nutrono il senso della ricerca; interazione artistica ed umana, orientata verso orizzonti inclusivi e comprensivi. Il punto di partenza sono gli occhi di quattro ragazzi, vittime di bullismo, discriminazione, alcool e criminalità: attraverso i linguaggi della videoarte, del sound design e della realtà immersiva, si spogliano per rivelarci il proprio universo umano e poetico, coinvolgendo l’osservatore in un confronto che non può essere senza conseguenze, perché “guardarsi negli occhi” significa predisporsi al dialogo, all’incontro. Così, nell’immedesimazione, si afferma il valore di ogni individuo nella società, stimolando il nostro punto di osservazione del mondo. Se l’arte è vita, tutti siamo opere d’arte: WE ARE ART!
© Annydi 2020
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